Ecco cosa si nasconde dietro l’acroyoga!

L’acroyoga è una pratica che sta esplodendo in questi ultimi anni.

Se ne sente parlare sempre di più, ma sopratutto sta popolando gli schermi dei nostri smartphone, comparendo nei feed dei social più comuni come Instagram e YouTube

Cosa rende l’acroyoga tanto speciale e perché sta spopolando così velocemente?

Continua a leggere e lo scopriremo assieme: ecco cosa si nasconde dietro l’acroyoga!

Se sei finito su questa pagina significa che hai già avuto un primo contatto con la pratica, che sia tramite social o dal vivo, fa una grande differenza.

Chi ha vissuto l’acroyoga sulla propria pelle ha fatto esperienza di cose che non si possono intuire da uno schermo.


Ti sto parlando di quelle emozioni che scaturiscono la prima volta che ti affidi ai piedi di una base e prendi il volo. Quella sensazione di paura, che lascia spazio alla leggerezza e fa sorgere un sorriso sul tuo viso. È una cosa che non si dimentica facilmente e che tutti dovrebbero poter vivere, almeno una volta. 

Può sembrare un gesto semplice e di poca importanza, ma è l’inizio di un percorso che può cambiarti la vita. 

Magari la tua prima volta è stata da base, con la schiena a terra, molto probabilmente in un prato con qualche zolla d’erba a rendere il tutto più scomodo. 

Qualcuno ti si è avvicinato e si è abbandonato pieno di fiducia sui tuoi piedi, tu sei diventato la sua connessione con la terra, tu lo sostenevi. 

Ma forse non hai ancora mai provato nulla di tutto ciò e quindi cercherò di raccontartelo nelle prossime righe. 

È difficile decidere da che cosa cominciare, ma inizierò con ciò che non può assolutamente mancare, ovvero la fiducia

La fiducia è un elemento indispensabile nella nostra pratica e non dev’essere visto come un “prerequisito”. Ho conosciuto molte persone che non si fidavano nemmeno di loro stesse e facendo un passo al di fuori della loro “confort zone” si sono permesse un primo volo

Non penso sia possibile descrivere con qualche parola ciò che hanno provato, semplicemente non volevano più scendere, stupite di loro stesse. 

A ognuno di noi è successo di vedere la propria fiducia tradita da una persona importante e per qualcuno, la ferita è rimasta aperta, e la sua fiducia negli altri rinchiusa sotto pesanti catene. 


Permettersi di affidare il proprio corpo ad un’altra persona dona leggerezza e aiuta a spezzare quei legami che non ci permettono di vivere la vita a pieno. 

Non da meno è l’esperienza di una base. Immaginati di non avere fiducia in te stesso e poi di scoprire d’essere in grado di sostenere un’altra persona, di farla sorridere e divertire. 

La FIDUCIA è una di quelle cose che si nascondono dietro l’acroyoga.

Ma andiamo avanti:

Ti sei mai chiesto quanto ti conosci? Sai veramente chi sei? Riesci a percepire il tuo corpo o ci vai in giro senza conoscerlo veramente? 

La mia propriocezione è una di quelle cose che si è evoluta fortemente negli ultimi anni. Il contatto con gli altri ci permette di scoprire i nostri limiti, chiarire dove inizio, dove finisco, o forse semplicemente, dove smetto di essere “io” e inizia qualcos’altro. 

Parlando della fisicità è sicuramente più comprensibile. Inizio dai miei piedi che solitamente stanno a terra e finisco in cima alla mia testa che frequentemente sta per aria. 

Facile no? Ma in realtà, inizio e finisco in ogni punto del mio corpo e per rendermene conto devo quantomeno essere consapevole dell’esistenza di tutti questi punti. 

Il mio collo, la mia schiena, le mie braccia, le mie gambe hanno tutti infiniti punti di possibile connessione con lo spazio attorno a me. Esplorandoli assieme ad altre persone mi è molto più facile scoprire dove sono, come possono essere stimolati e sfruttati per muovermi nello spazio.

Alcune parti del corpo sono più adatte a sostenere del peso (le grandi ossa per esempio), altre sono molto più sensibili e utili per orientarci nello spazio. Per scoprirle avremo bisogno di metterci in situazioni in cui diventino indispensabili

Sei abituato ad orientarti con la vista? Prova a chiudere gli occhi e scoprirai di avere altre possibilità. Il tuo udito ti guiderà grazie ai suoni che ti circondano, il tatto ti indicherà i punti d’appoggio e il tuo sistema propriocettivo ti darà un’immagine chiara di come è disposto il tuo corpo nello spazio. 

Chiaramente sono tutte cose che vanno allenate e l’acroyoga lo fa egregiamente, se praticata con consapevolezza. 

La CONSAPEVOLEZZA è un’altra di quelle cose che si nascondono dietro l’acroyoga.

Ho nominato spesso delle altre persone, degli amici con cui praticare. 

Forse questa è stata la scoperta più sorprendente da quando ho iniziato a giocare con questa disciplina. 

Si conoscono una marea di persone, che provengono da classi sociali e con storie di vita completamente differenti. Dopo pochi minuti ci si inizia a fidare e alla fine di una sessione di pratica la connessione è già profonda

All’inizio è strano, quasi imbarazzante, poggiare i nostri piedi sul corpo di un altro. Permettergli di toccarci, anche in zone sensibili e considerate intime dalla maggior parte di noi. 

Non tutti siamo pronti a farlo e nessuno ti ci obbligherà mai, ma fidati se ti dico che ne vale la pena

Siamo abituati a distanze sociali “standard” che vengono violate solo in situazioni di necessità, per esempio su un autobus pieno di gente. 

Normalmente le rispettiamo e questa cosa ci permette di vivere serenamente, senza aver paura che uno sconosciuto ci si avvicini troppo con chissà quale cattivissima intenzione. 

Violare questa regola per qualcuno è molto difficile, ma per tutti spalanca la porta a un mondo di possibilità

Per far si che questo accada, ci vuole rispetto e comprensione dell’altro. Ognuno di noi si scopre con dei limiti differenti e pone i confini dove ne ha necessità. 

Alcuni sono molto bravi ad esprimerli ed altri meno. Per questo diamo sempre moltissima importanza alla dinamica del consenso. Non ne hai mai sentito parlare? 

In parole semplicissime significa imparare a dire di no e a rispettarlo quando ci viene detto. 

Questo permette a chiunque di praticare sentendosi a proprio agio, anche se in una distanza intima con una persona che intima non è. 

I primi anni mi sono trovato spesso in imbarazzo provando dei flow in cui le mie mani passavano sul sedere o sull’interno coscia del flyer. Che fosse una bella ragazza o un amico faceva poca differenza, si trattava pur sempre di zone sensibili e “off limits”. 

Col passare degli anni e le ore di pratica quell’imbarazzo è scomparso. E non per magia

Ho imparato a chiedere in anticipo se quel tipo di flow poteva andare bene e ho imparato a dire di no, quando mi veniva proposto e non mi andava di farlo. 

Una volta chiarito cosa si andrà a fare, con intenzione sincera e non per approfittare della pratica per dare una toccatina qua e là, ci si gode il muoversi insieme come un gioco, senza nessuna malizia e alcun disagio per entrambi. 

La magia è avvenuta invece nello scoprirmi più capace di dire di no e di accettare dei no nella vita lavorativa, nelle relazioni e in qualsiasi altra situazione. 

Sapere dove porre i limiti e che questi vengono rispettati, ci permette di lasciarci andare e di vivere profondamente i momenti che condividiamo nella pratica. 

Probabilmente è anche per questo che nel mondo dell’acroyoga si creano delle connessioni profonde, delle amicizie che durano anche a distanza di moltissimi anni e chilometri. 

Lo ho scoperto per la prima volta durante la formazione di un mese che ho frequentato in Spagna e lo ho continuato a rivivere ogni volta che ho passato un po’ di tempo a praticare con persone fino a poco prima sconosciute. Che fossi in Asia o in Europa, che parlassimo una lingua condivisa o meno, che si trattasse di un rifugiato o di un dentista. 

Le CONNESSIONI PROFONDE, le nuove AMICIZIE e il RISPETTO sono cose che si nascondono dietro l’acroyoga.  

acroyoga

Ti sto portando troppo in profondità? Non ti preoccupare, uno degli aspetti più entusiasmanti è che l’acroyoga è un gioco. Sì, un vero e proprio gioco che si può fare anche da adulti!

Tornare a divertirsi, col proprio corpo, con delle sensazioni reali, con delle persone vere e con le proprie paure è uno dei tesori più grandi che ci dona questa pratica. 

Lo stile di vita più comune ci allontana dal gioco e ci avvicina al lavoro come se le due cose non potessero coesistere. 

Un bambino gioca, un adulto lavora. 

Manco fosse stato nei 10 comandamenti di Mosé.. 

È fondamentale che tu ti prenda il tempo di giocare, di scoprire cosa ti piace e cosa no, di esplorare nuovi movimenti e nuove sensazioni

Non è però sempre facile. Non è facile prendersi del tempo per sé stessi, non è facile trovare un gioco che sia davvero divertente e che ci coinvolga completamente. Soprattutto non è facile trovarne uno in cui non ci sia competizione e dove il piacere dell’esperienza sia l’unica cosa che conta davvero.

Io l’ho trovato nell’acroyoga. Certo, in alcuni momenti ci si perde dietro al voler riuscire, al dover a tutti i costi imparare quel flow per poi pubblicarlo sui social. 

Ma per fortuna la maledizione del “dover riuscire” viene subito sciolta da una gran risata, dalla battuta dello spotter che ti vede nervoso o dal dolce muoversi del flyer sopra di te.  

L’acroyoga è quindi anche un GIOCO, un gioco che nasconde un ultimo aspetto di grandissimo valore.

Prima di salutarti, ti voglio parlare dei benefici che mi ha portato a livello fisico

Ho imparato a muovermi meglio, ho allungato e rafforzato i miei muscoli, ho scoperto come utilizzarli in modo più efficace

Il fatto di praticare con un’altra persona e di doverci muovere assieme ci costringe all’ascolto

Siamo obbligati a porre l’attenzione sul nostro movimento e su quello del nostro partner. 

Col tempo iniziamo ad essere sempre più consapevoli di ciò che accade, di quali movimenti ci sono d’aiuto e quali sono da evitare. Scopriamo modi nuovi di comunicare e iniziamo a guidare il nostro flyer o la nostra base non con le parole, ma per esempio, con dei segnali tattili. 

Questa competenza d’ascolto e di osservazione del corpo giunge poi nella vita di tutti i giorni. 

Ti sarà più facile accorgerti di una postura scorretta, di uno sforzo esagerato per spostare un peso. Troverai un nuovo modo migliore per fare quel movimento e magari correggerai la posizione delle tue spalle e il modo di appoggiare i piedi a terra quando cammini. 

E non solo!

Giocando con il peso dei tuoi amici e volando pose man mano sempre più complesse, farai lavorare i tuoi muscoli così da renderli sempre più forti

FORZA, FLESSIBILITÀ e COORDINAZIONE sono alcuni dei regali che questa pratica ha fatto al mio corpo e mi auguro che li farà anche al tuo. 

Cos’altro dire? Sono onorato che tu mi abbia seguito fin qui e spero che le mie parole abbiano reso almeno in parte, ciò che ho voluto esprimere con questo articolo.

Non mi resta che invitarti a praticare più che puoi e magari a conoscerci dal vivo a qualcuno dei nostri eventi.

Un abbraccio e a presto!

Sam

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