La respirazione è un tema sempre più presente, nell’ambito dello yoga, ma anche della crescita personale. Insomma un qualcosa che sembra essere davvero importante e in effetti come potrebbe non esserlo? Respiriamo di continuo, consapevolmente e inconsapevolmente. Che sia durante il sonno o la veglia, al lavoro e mentre ci alleniamo, perfino mentre mangiamo.
La respirazione è un tema che ho approfondito molto per interesse personale, ma anche perché è strettamente legato al mio servizio come infermiere in un reparto di pneumologia. (Per chi non lo sapesse, è dove ci si prende cura di chi ha problemi polmonari.)
Detto questo non ne parlerò in modo prettamente scientifico e cercherò di semplificare il tutto in modo che sia comprensibile a tutti voi.
Che cos’è la respirazione?
Di cosa stiamo parlando quindi? Di un miracolo che permette a tutti noi di continuare a vivere, di muoverci con energia e di pensare a ciò che ci viene in mente. L’ossigeno è fondamentale per ogni attività del nostro organismo e il modo in cui lo otteniamo è respirando. Respirare è un atto spontaneo, ma allo stesso tempo complesso nel suo funzionamento. Possiamo semplificarlo in due fasi principali:
- Ventilazione
- Scambio dei gas
La ventilazione avviene grazie all’espansione del nostro torace e della nostra pancia che così facendo aumentano lo spazio disponibile per i polmoni. Questi si allargano e fanno entrare dell’aria che passando attraverso il naso, la gola, la trachea e i bronchi raggiunge gli alveoli.
È qui che accade lo scambio dei gas, la seconda fase della respirazione. Grazie a queste piccole cellule poste molto vicine ai capillari polmonari, l’ossigeno ha la possibilità di “saltare” dagli alveoli al nostro sistema di vasi sanguigni che lo porteranno a tutte le cellule del nostro corpo.
Come respirare meglio?
Tradizioni come lo Yoga ci insegnano molte tecniche di “Pranayama” utili al miglioramento della respirazione. Non c’è bisogno, però, che tu vada a leggerti antichi testi in sanscrito. Ci sono dei principi fondamentali che possono migliorare notevolmente la tua respirazione.
- Respira con il naso: lo so, nulla di nuovo, ma lo stai facendo davvero? In questo momento stai respirando con il naso o con la bocca? Prova a scoprirlo, porta l’attenzione a come respiri, fallo più volte durante la giornata, in momenti diversi e durante diverse attività. Per esempio, quando parli con qualcuno, fra una frase e l’altra prendi fiato dal naso o dalla bocca? Quando sei sotto sforzo, anche solo perché stai salendo le scale o ti stai spostando in bicicletta, respiri con il naso o con la bocca? L’essere umano è fatto per respirare con il naso, in modo che l’aria possa scaldarsi, umidificarsi ed essere filtrata prima di giungere nelle vie respiratorie più profonde. Ogni volta che decidi, o semplicemente non ti accorgi, di respirare con la bocca stai mandando dell’aria fredda, secca e non filtrata dritta nei tuoi polmoni. Può andar bene in situazioni di emergenza, ma è assolutamente da evitare come abitudine.
- Respira più lentamente: un adulto sano a riposo compie in media fra i 16 e i 20 atti respiratori al minuto. Significa che ogni 3 secondi avrà inspirato dell’aria, l’avrà mantenuta per un brevissimo tempo nei suoi polmoni e poi l’avrà fatta uscire. Tutto questo in soli 3 secondi. Abbiamo bisogno di più tempo perché avvengano gli scambi gassosi in maniera efficace e sopratutto non abbiamo bisogno di un ricambio dell’aria così veloce. Le tecniche di respirazione insegnate nello yoga, ma anche nelle pratiche di Wimhof o di altri ricercatori nell’ambito della respirazione, parlano di cicli composti del tipo 4:2:4:2. Significa inspira per 4 secondi, trattieni per 2 secondi, espira per 4 secondi e trattieni altri 2 secondi prima di ripetere il ciclo di respirazione. Stiamo parlando di un totale di 12 secondi per un solo atto respiratorio, il che significa 4 atti respiratori al minuto. Molto meno rispetto alla media indicata per un adulto sano a riposo. Se non hai mai provato a respirare così ti invito a fare un tentativo immediatamente e renderti conto di quanto faccia la differenza respirare più lentamente.
- Respira col diaframma: in molti non sanno nemmeno di avere questo grande muscolo fondamentale per una respirazione efficace. Il diaframma si trova sotto i polmoni e sopra la cavità addominale. Per utilizzarlo prova semplicemente a gonfiare la pancia mentre inspiri e a sgonfiarla mentre espiri. Questo permetterà all’aria che respiri di raggiungere anche le regioni basali dei tuoi polmoni e sfruttare quindi una maggiore quantità di alveoli. Chiaramente una respirazione completa o circolare sarebbe ancora meglio, ma per non complicarti troppo la vita inizia cercando di coinvolgere il diaframma e vedrai già dei benefici.
La respirazione nell’acroyoga
Nella nostra pratica la respirazione svolge moltissimi ruoli. Possiamo vederla nel singolo come uno strumento per aumentare la concentrazione, per guidare i propri movimenti e per sfogare i propri sforzi nelle transizioni più faticose. Il bello dell’acroyoga, però, è che siamo in due a pratichiamo assieme. Allora la respirazione può diventare il ponte invisibile che ci permette di muoverci allo stesso ritmo, che indica all’altro quando è il momento spostare il peso, che ci fa capire quando invece è il caso di rallentare o di prenderci un momento di pausa. Chiudere gli occhi durante la pratica e farsi guidare dal nostro respiro e quello del nostro partner è un qualcosa di indescrivibile. Se non ci hai mai provato ti invito a farlo non appena ne avrai l’occasione. Ti accorgerai di come i movimenti saranno più fluidi e leggeri, ma soprattutto di come vi sentirete alla fine della pratica. Provate anche solo ad eseguire un piccolo flow, qualcosa con cui avete familiarità, prima senza porre attenzione al respiro e poi respirando assieme, rispettando i vostri tempi e, se ve la sentite, anche chiudendo gli occhi. Potrebbe accadere un qualcosa di straordinario che porterà la tua pratica su un livello più profondo e più alto allo stesso tempo.
Con l’augurio che queste parole possano esserti di aiuto,
Un grande abbraccio!